Privacy e GDPR per gli Agenti Immobiliari

Cosa succede in Italia sul fronte Privacy e GDPR per gli agenti immobiliari? ReGold fa il punto della situazione e vi mostra i suoi servizi dedicati.

Novità sul fronte Privacy e GDPR e -come al solito in Italia- non arrivano buone nuove. Ma niente paura: ReGold è già pronta ad allineare tutti i clienti e a metterli al sicuro da possibili rischi e sanzioni. Vediamo cosa sta accadendo nel dettaglio.

Privacy e GDPR: il registro delle attività di trattamento dei dati

Il regolamento europeo ha introdotto, all’articolo 30, il registro delle attività di trattamento dei dati sensibili. Si tratta di un contenitore di informazioni che deve essere messo a disposizione delle autorità di controllo, dove vengono raccolti contatti, generalità, termini, condizioni e descrizione delle categorie interessate per chi è soggetto al trattamento. Insomma: un onere burocratico ulteriore rispetto a quelli già obbligatori.

L’adozione del registro delle attività non è previsto erga omnes (nei confronti di tutti), infatti nell’articolo 30 si specifica che “…Non compete alle imprese o organizzazioni con meno di 250 dipendenti a meno che il trattamento che esse effettuano possa presentare un rischio per i diritti e le libertà dell’interessato, il trattamento non sia occasionale o includa il trattamento di categorie particolari…”

Parrebbe -dunque- che la stragrande maggioranza degli agenti immobiliari sia esclusa dalla compilazione del registro delle attività. Difficilmente le Agenzie arrivano a 250 collaboratori e il rischio connesso alla raccolta dei dati è praticamente pari a zero. Purtroppo il Garante della privacy non è dello stesso avviso!

L’interpretazione del Garante Italiano per Privacy e GDPR

Il Garante della privacy italiano ha applicato un’interpretazione estensiva dell’articolo 30 (e degli articoli correlati) del regolamento europeo, stabilendo che per adeguarsi alle richieste generali di compilante volute dal GDPR, è comunque consigliabile dotarsi del registro delle attività di trattamento dei dati. La conferma arriva direttamente dalle FAQ del Garante.

L’orientamento è chiaro: tra avere e non avere il registro, è meglio la prima ipotesi, pur non essendo nelle perfette condizioni espresse dall’articolo 30 della normativa.

Con ReGold siete già in un botte di ferro

Per i clienti di ReGold le cattive notizie non sono mai tali. Se il registro delle attività è caldamente consigliato (obbligatorio?) per chiunque abbia a che fare con il trattamento dei dati, abbiamo già predisposto di allinearvi in un battibaleno alle disposizioni del Garante.

Nel vostro spazio dedicato all’interno della piattaforma ReGold troverete una maschera da compilare in pochi clic. La procedura è molto snella, nel giro di una manciata di minuti sarete perfettamente in regola. E se per caso aveste qualsiasi problema, la nostra assistenza telefonica sarà pronta a fornirvi supporto.

Un servizio ulteriore che vi toglie dall’impiccio di compilare da soli il registro delle attività e vi proteggere da qualsiasi rischio. Se ci avete scelto in migliaia (e siete sempre di più) è perché siamo i migliori.

Nel caso non foste già nostri clienti beh, la scelta giusta è solo una: affidatevi a ReGold subito. Come avete visto, risolviamo problemi!