Legge Europea 2018 agenti immobiliari

Tutto quello che c’è da sapere sulla riforma professionale della Legge Europea 2018 e sulle nuove possibilità per l’Agente Immobiliare.

Il Senato ha dato il definitivo ok all’emendamento al disegno di Legge Europea 2018, che risolve le incompatibilità per gli agenti immobiliari. Si è trattato di un percorso travagliato che ha visto contrapposte la visione dell’Europa, orientata alla liberalizzazione totale, e quella delle Associazioni di categoria italiane, propense a porre dei limiti.

Si tratta di un passaggio delicato per i mediatori immobiliari, perché la nuova normativa sancisce delle aperture, ma pone anche delle riflessioni.

In questo articolo vogliamo spiegarvi i motivi che l’hanno promossa e i cambiamenti introdotti dalla legge Europea 2018.

Legge Europea 2018: in principio era liberalizzazione totale della professione

Nel settembre del 2018, la Commissione Europa propone un disegno di legge dove chiede all’Italia di far cadere i numerosi vincoli di compatibilità previsti per gli Agenti Immobiliari. I legislatori comunitari ritengono i limiti italiani “non necessari” a garantire l’imparzialità del ruolo. In sostanza, il progetto propone di far cadere le barriere d’accesso sia in entrata che in uscita alla professione. Vuol dire che, per il disegno di legge europeo, un agente potrebbe essere titolare di altre attività (a patto non siano dello stesso “settore merceologico”) oppure dipendente pubblico e privato, senza cadere nell’incompatibilità. D’altro canto, però, le porte alla mediazione immobiliare vengono spalancate per tutti i professionisti iscritti ad albi o ordini (per esempio geometri o architetti) col desiderio di svolgere il mestiere di agenti.

Perché la commissione ha proposto la liberalizzazione

Il disegno di legge proposto dalla Commissione si inserisce in un orientamento generale già in atto nei principali paesi europei. Non si tratta di un’indicazione solo per l’Italia. Va considerato, piuttosto, come il tentativo delle istituzioni internazionali di allineare la rigida normativa italiana alle tendenze comunitarie.

La Spagna ne è un esempio. Nella penisola Iberica la liberalizzazione è in atto da un pezzo e ha prodotto una virtuosa specializzazione della professione. Gli Agenti spagnoli hanno costituito associazioni di categoria per differenziarsi dalla massa generalista di mediatori, potenziando il brand professionale e la percezione positiva dei clienti. Esiste, per dire, l’Associazione degli Agenti Immobiliari Laureati. E il settore si affida a enti certificatori di formazione per sancire la preparazione dei suoi operatori. La specializzazione professionale, ma anche le reti di collaborazione in MLS o lo sfruttamento di risorse tecnologiche per lo scambio di informazioni, sono pratiche consolidate nel Real Estate spagnolo. Così, all’interno di una liberalizzazione totale, a Madrid e dintorni hanno sfruttato l’occasione per evolvere e rimarcare la loro posizione di principali interlocutori nella mediazione immobiliare.

L’emendamento italiano alla Legge Europea

In Italia si è preferito una linea di liberalizzazione “morbida”. Le associazioni di categoria nostrane hanno promosso un emendamento approvato dal Senato che prevede l’apertura per gli Agenti ad attività ulteriori, ma esclude gli altri professionisti non iscritti al ruolo dalla mediazione immobiliare.

Con la legge Europea emendata, dunque, l’Agente immobiliare può:

  • Fare il consulente del credito;
  • Erogare servizi imprenditoriali strumentali alla gestione delle locazioni;
  • Fare il certificatore o valutatore in forma societaria;
  • Essere socio o titolare di società di formazione;
  • Fare l’amministratore di condominio.

Invece, l’esercizio dell’attività di mediazione è incompatibile:

  • Con l’esercizio di attività imprenditoriali di produzione, vendita, rappresentanza o promozione di beni afferenti il medesimo settore merceologico per le quali si esercita l’attività di mediazione;
  • Con l’attività svolta in qualità di dipendente da persone, società o enti, privati o pubblici, ad esclusione delle società di mediazione;
  • E con l’esercizio di professioni intellettuali afferenti il medesimo settore merceologico per cui si esercita l’attività di mediazione e comunque in situazioni di conflitto d’interessi.

Cosa cambia per gli Agenti Immobiliari

Sicuramente l’approvazione dell’emendamento apre le porte a nuove possibilità per gli Agenti immobiliari. Un esempio concreto è la segnalazione dei mutui o la possibilità di inserire un mediatore creditizio nel team. Questo getta le basi per poter pensare alle Agenzie Immobiliari come poli di servizi integrati, favorendo espansione e collaborazione. Ma anche per valutare nuove occasioni di business per l’Agente stesso, in un momento storico dove gli indicatori ci dicono che la crescita sarà difficile.

Opportunità che consigliamo certamente di esplorare.

La riforma amplia le possibilità, ma ciò si traduce automaticamente in obblighi e adempimenti oggi non previsti. In ReGold vogliamo risolvere i problemi per permettere agli Agenti di fare il loro lavoro sempre meglio e in meno tempo. Come sempre, offriremo i tutti i servizi necessari servizi per sostenere i mediatori immobiliari, aiutandoli a risolvere le difficoltà anche nel caso vogliano sfruttare la Legge Europea 2018 per aumentare le aree di business.

Il parere di Diego Caponigro

Il nostro Ceo Diego Caponigro ci porta a riflettere sulla riforma:

“L’emendamento alla Legge Europa è certamente una buona notizia che accolgo con soddisfazione, perché apre le porte a nuove linee di business per i nostri Agenti Immobiliari. In oltre, ed è uno degli aspetti più interessanti, potrebbe trasformare la conformazione delle Agenzie stesse sviluppando le collaborazioni tra professionisti, cosa che auspico da tempo per il nostro settore. Si tratta di una riforma che contiene alcuni ingredienti per favorire la crescita e protegge i mediatori dalle insidie della crisi. Mi sento, però, di porre l’attenzione sull’eventualità di diluire la professione in una serie di attività collaterali lontane dal focus principale del mediatore immobiliare. Un Agente che vuole fare anche amministrazione di condominio aumenterà lo sforzo distraendosi dal vendere immobili. Potrebbe rivelarsi una mossa confusionaria per il suo brand personale e molto stressante.

In un mercato come il nostro, ancora in mano per metà ai privati, la crescita professionale e la specializzazione sono obiettivi virtuosi per il rilancio del settore.

La nuova legge va presa con la giusta dose di entusiasmo, senza dimenticare il vero compito di un agente immobiliare, quello che a fine mese gli fa portare a casa la “pagnotta”. Per questa ragione in ReGold saremo ancora più utili ai nostri clienti, perché se vorranno ampliare i loro compiti si troveranno a dover gestire nuovi adempimenti col rischio di sottrarre tempo al mestiere di Agente. I servizi ReGold scongiurano il pericolo: la burocrazia non è un problema, visto che in pochi attimi risolviamo tutti gli obblighi previsti, lasciando gli Agenti immobiliari liberi di concentrarsi sul lavoro vero”.

La legge Europea porta con sé buone notizie. Ma nuove occasioni significano impegni ulteriori. In ReGold siamo pronti per farvi sfruttare l’utilità della riforma, sollevandovi dai pensieri degli adempimenti. Ve lo diciamo chiaro e tondo: noi di ReGold siamo nati per essere alleati degli Agenti Immobiliari. E lo dimostrano gli oltre 5.000 clienti soddisfatti

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