Ci sono novità per gli Agenti Immobiliari nel nuovo decreto?

DPCM 18 ottobre 2020 Agenti Immobiliari cosa cambia

Cosa cambia per Agenti e Agenzie Immobiliari con il nuovo decreto appena entrato in vigore

In moltissimi ci avete chiesto se il DPCM del 18 Ottobre 2020 introduce cambiamenti per gli Agenti Immobiliari. Ci sono novità in vista per il Real Estate? Il nuovo decreto, firmato dal Premier Conte pochi giorni fa per contrastare l’impennata di contagi da Covid-19, introduce limitazioni in vari ambiti professionali, commerciali, relativi all’istruzione, al trasporto e al contact tracing ma -buona notizia- non tocca in particolare i Professionisti del Real Estate e le Agenzie.

Ma vediamo cosa dice il decreto e il punto più interessanti del DPCM 18 ottobre 2020 per gli Agenti Immobiliari.

DPCM 18 Ottobre 2020: una sintesi del nuovo decreto

Vediamo, in sintesi, le regole contenute nel nuovo decreto. Il DPCM 18 ottobre 2020 può essere considerato come un’integrazione del DPCM del 13 ottobre: una misura più precisa rispetto alla precedente, mirata a rallentare l’incremento pandemico con uno strumento normativo di maggiore chiarezza. La ratio del decreto è quella di ridurre la circolazione delle persone e limitare le interazioni non necessarie, oltre a garantire la continuità dell’istruzione e migliorare il tracciamento dei contatti. Ecco i punti salienti:

  • Restrizioni per bar e ristoranti: le attività di ristorazione possono aprire dalle 5.00 del mattino sino alle 24.00 se prevedono consumo al tavolo (con un massimo di 6 persone per tavolata). Con la sola possibilità di servizio al banco, invece, devono abbassare le serrande al massimo alle 18.00. È obbligatorio, anche, esporre il numero massimo di persone consentite all’interno del locale.
  • Stop alla movida ma caso per caso: il decreto introduce la possibilità di chiudere piazze e strade dalle ore 21.00 se c’è il rischio di assembramenti. Decisione che viene demandata ai sindaci. Ovviamente l’accesso agli esercizi commerciali legittimamente aperti e alle abitazioni è consentito.
  • Istruzione garantita: la scuola prosegue. Nel caso di situazioni critiche il decreto invita gli istituti scolastici di secondo gradi a una maggiore flessibilità, adottando la didattica digitale in maniera integrata a quella in presenza e magari prevedendo turni pomeridiani per gli studenti. Anche l’università, che gode di maggiori autonomie, resta aperta.
  • Sport di squadra: niente partitelle di calcetto o basket tra amici, ma il tennis -per esempio- sì. Tutte le attività di contatto e di gruppo amatoriali sono vietate, a differenza delle agonistiche e professionistiche. Sono permessi, invece, gli sport individuali. Piscine e palestre, per ora, restano aperte adeguandosi a rigidi protocolli di sicurezza.
  • Contact Tracing: è scattato l’obbligo per l’operatore sanitario di caricare i dati sul sistema Immuni, al fine di migliorare il tracciamento dei contatti.
  • Niente sagre e convegni: fermo totale per sagre o manifestazioni di carattere locale. Permesse, invece, le fiere nazional così come le cerimonie nel rispetto dei protocolli.
  • Riunioni: in ambito pubblico devono essere gestite a distanza. Non è obbligatorio, ma caldamento consigliato, fare lo stesso per le riunioni private. Ed è forse questo il punto, forse, che più interessa gli Agenti Immobiliari.

DPCM 18 Ottobre 2020: cosa riguarda gli Agenti Immobiliari

Dalla sintesi è chiaro che gli Agenti Immobiliari sono poco interessati alle novità del DPCM 18 ottobre 2020. Non sembrano esserci nuove limitazioni o regole specifiche che vanno a modificare le modalità di lavoro. L’unico punto d’interesse è quello riguardante le riunioni private, per le quali è auspicata una gestione a distanza. Qualcuno azzarda, con un’interpretazione estensiva della norma, che gli appuntamenti (in ufficio e sull’immobile) dovrebbero essere considerati vere e proprie riunioni private. Non ci sembra la lettura corretta. Oltretutto il decreto non le vieta, le sconsiglia. Ciò significa che non c’è impianto sanzionatorio e non esiste un’imposizione normativa che dica: “Non si possono fare!”.

A nostro parere si tratta di una linea guida contenuta nel DPCM per richiamare le persone a un senso di responsabilità. Una sorta di allerta per ricordare che siamo in una situazione complessa e delicata. Gli Agenti Immobiliari possono tranquillamente continuare coi loro appuntamenti rispettando delle regole molto semplici: mascherina, distanziamento interpersonale, igienizzazione delle mani, pulizia e ricambio dell’aria negli uffici e negli ambienti in generale, rimanere a casa se si soffre di sintomi influenzali ed evitare contatti con chi ne è affetto.   

DPCM 18 Ottobre 2020: minor circolazione e strumenti per gli Agenti Immobiliari

Con il DPCM del 18 Ottobre 2020 si esprime con un approccio che avevamo parzialmente dimenticato in estate ma che è tornato di tendenza oggi con l’aumento dei contagi: minor circolazione delle persone vuol dire minor circolazione del virus. Ciò impatterà probabilmente anche sul lavoro degli Agenti Immobiliari. Molti clienti saranno meno propensi a incontri o appuntamenti fisici e anche i mediatori devono proteggersi dai rischi di continui contatti con sconosciuti e non. Ma la cosa più importante è che la Pubblica Amministrazione si sta spostando verso lo smart-working. Questo ha modificato e rallentato l’iter burocratico, rendendo ancora più lento e difficile concludere le pratiche. Fondamentale che i Professionisti del Real Estate si dotino di strumenti per portare avanti il proprio lavoro senza necessità di compresenza e sopperendo alle mancanze della P.A. 

Ed è qui che Regold fa davvero la differenza.

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