Il nuovo DPCM strizza l’occhio al lockdown: cosa comporta il decreto per gli Agenti Immobiliari e gli aiuti economici previsti.

DPCM 24 ottobre 2020 Agenti Immobiliari

Restrizioni maggiori e niente aiuti economici nel nuovo DPCM costringono gli Agenti Immobiliari a ragionare in prospettiva.

Appena 4 giorni dal DPCM 20 ottobre ed ecco che il Premier Giuseppe Conte firma un nuovo decreto, il numero ventidue della sua Presidenza, il terzo nel giro di 11 giorni.

Il DPCM 24 ottobre contiene restrizioni maggiori e un giro di vite sulle aperture, inasprendo il contenuto della precedente manovra. Un’azione che ha certamente aumentato il malcontento, sia per la rapidità con la quale si è ricorso a stravolgere linee intraprese nemmeno una settimana fa, sia perché colpisce interi settori e non si caratterizza certo per particolarismo.

Si tratta di un DPCM che strizza chiaramente l’occhio al lockdown. Probabilmente non si arriverà alla serrata generale della primavera ma inutile nascondersi: ci stiamo andando davvero vicino.  

Cosa comporta per gli Agenti Immobiliari il decreto 24 ottobre 2020? E ci sono aiuti previsti a sostegno della categoria?

Le imposizioni -sempre più stringenti- nel tentativo di arginare la pandemia non toccano direttamente i Professionisti del Real Estate. D’altro canto gli effetti del DPCM sono destinati a riverberarsi anche nel settore immobiliare. Fondamentale, dunque, che gli Agenti ragionino in prospettiva e si attrezzino per lavorare in situazioni di limitazione. Per quanto riguarda, invece, gli aiuti economici per ora non se ne parla. 

DPCM 24 ottobre 2020: le restrizioni del decreto

In sintesi, le restrizioni previste nel DPCM 24 ottobre prevedono la chiusura alle 18.00 per bar e ristoranti, con la limitazione di 4 persone massimo per tavolo (se conviventi). Chiusura completa, invece, per palestre, piscine, sale giochi e scommesse.

Spostamento tra regioni consentito ma sconsigliato. Così anche per il trasporto pubblico. Si raccomanda una severa limitazione dei contatti interpersonali anche nel proprio nucleo familiare.

Queste, in sostanza, le misure inserite nel nuovo decreto, tese a limitare potenziali assembramenti e lo spostamento delle persone. 

Insomma: non è un vero e proprio lockdown ma poco ci manca. 

DPCM 24 ottobre 2020: gli effetti del decreto sugli Agenti Immobiliari

È bene precisare che gli effetti del decreto sugli Agenti Immobiliari non saranno diretti. Gli operatori del Real Estate non sono citati nel testo e non ci sono indicazioni a loro dedicate.

Però questo non significa che siano esenti dal subire (indirettamente) il peso di una manovra così importante.

In primis c’è da tenere presente il fattore psicologico: l’aumento dei contagi, una comunicazione dei media spesso imperniata sulla paura e l’ansia che traspare dalle istituzioni fa aumentare la preoccupazione delle persone, le quali potrebbero (come in effetti sembra stia succedendo) evitare incontri non necessari o spostare in là i loro impegni. In una situazione del genere ci si può aspettare una diminuzione degli appuntamenti in ufficio. Allo stesso modo, è possibile che si generi un’inquietudine economica dovuta all’incertezza del futuro e del lavoro, con una relativa contrazione degli investimenti. Fortunatamente, per questo secondo punto, il settore immobiliare sembra avere le carte in regola per resistere. Probabilmente a subire il colpo sarà -più che altro- il mondo degli affitti turistici e in parte il commerciale, come -a dire il vero- sta accadendo ormai da mesi. Ma a livello generale non ci sono scenari di crisi nera.

In secondo luogo, ed è l’aspetto davvero importante, la Pubblica Amministrazione sta operando in gran parte in smart-working, mancando però di sembrare organizzata per reggere l’impatto. Senza personale fisico agli sportelli e senza un’adeguata strutturazione, il rallentamento della burocrazia è ormai una realtà, così come i disservizi e i problemi. Moltissimi Agenti se ne stanno purtroppo rendendo conto: pratiche bloccate e l’obbligo di un processo online senza aiuti da parte della P.A.

In pratica gli effetti negativi del DPCM 24 ottobre sugli Agenti Immobiliari si concentreranno verso la minor circolazione delle persone e, soprattutto, sulle difficoltà con gli obblighi a cui adempiere attraverso la Pubblica Amministrazione.

DPCM 24 ottobre 2020: niente aiuti economici per gli Agenti Immobiliari

Questa volta niente aiuti economici per gli Agenti Immobiliari. Il governo, dopo il DPCM 24 ottobre 2020, ha annunciato che attiverà misure di sostegno solo per le filiere direttamente colpite dal decreto, per esempio il settore della ristorazione o l’agroalimentare. Nessuna anticipazione allude a bonus per liberi professionisti o P. IVA tipo quelli di primavera. Ma la situazione potrebbe subire aggiornamenti. Al momento, comunque, meglio non sperare in qualche incentivo economico. 

DPCM 24 ottobre 2020: gli Agenti Immobiliari devono ragionare in prospettiva

Una cosa è certa: alla luce del DPCM 24 ottobre 2020 gli Agenti Immobiliari devono ragionare il più possibile in prospettiva. Non si tratta solo di “resistere al brutto momento”. Si tratta di organizzare in maniera migliore il proprio lavoro, dotandosi e proponendo soluzioni che vadano bene sempre e si adeguino perfettamente a ogni momento.

L’accelerazione verso la digitalizzazione della P.A. con conseguente smaterializzazione dei servizi e l’avvertita non necessità degli appuntamenti di persona, sono temi ora amplificati ma che mostrano una tendenza irreversibile.

Soprattutto adesso (ma sarà così anche in futuro) i clienti vorranno risolvere la burocrazia in modo agile, senza essere obbligati a perdere tempo in ufficio per compilare scartoffie assieme all’Agente. D’altro canto, ne siamo certi, la Pubblica Amministrazione si affiderà sempre più a processi digitali. Non siamo invece sicuri che la P.A. renderà tali procedure semplici e al riparo da problemi.

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